ICMEA in collaborazione con Laserinn e due istituti del CNR (IRSA,ISPA) ha finalizzato, nell’Agosto 2015, il progetto di ricerca BIOPOS: trattamento e riuso della biomassa proveniente dalla Posidonia spiaggiata.

Il progetto è inserito nell’ambito degli “Aiuti al sostegno dei parternariati regionali per l’innovazione” P.O. PUGLIA 2007-2013. 

Per la sua notevole estensione costiera, la Puglia è tra le regioni maggiormente esposte al fenomeno dello spiaggiamento della posidonia oceanica. In particolare, la costa pugliese Molfetta-Bari, presa come caso di studio nel progetto, risulta particolarmente interessata dal fenomeno, in quanto caratterizzata dalla presenza di estese praterie di posidonia che stagionalmente si accumulano lungo il litorale.

La posidonia è un elemento fondamentale per l’ecosistema marino, ma l’accumulo dei residui di foglie e fusti lungo la riva, oltre a incidere negativamente sul paesaggio, costituisce un disagio per il territorio sia a causa del cattivo odore proveniente dalla loro putrefazione, sia in quanto ostacolo alla balneazione.

Vi è inoltre il problema della raccolta e dello smaltimento che comporta un’elevata onerosità e difficoltà burocratica, in quanto tali residui, una volta rimossi dal litorale, sono da considerarsi rifiuti urbani e quindi necessitano di autorizzazioni per il trasporto e lo smaltimento.

Gli obiettivi generali del progetto sono:

  • l’analisi sperimentale della produzione di biogas tramite digestione anaerobica di residui di posidonia spiaggiata, che, quando raccolti, rappresentano un rifiuto costoso da smaltire;
  • lo sviluppo di un prototipo di motore alimentato dal biogas prodotto;
  • il riutilizzo degli scarti come fertilizzante in campo agronomco, in modo da chiudere il ciclo ed evitare il ricorso a vie di smaltimento specializzate.

Intervento cofinanziato dall’U.E. F.E.S.R. P.O. Regione Puglia 2007-2013 Asse I – Linea 1.2 – Azione 1.2.4 “Aiuti a Sostegno dei Paternariati Regionali per l’Innovazione”